Cosa si può mangiare quando si ha la cistite?

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Curare la cistite nel migliore dei modi è fondamentale per evitare spiacevoli disagi o dolori che potrebbero prolungarsi troppo nel tempo.

Al di là di un’alimentazione adeguata, se si manifesta la cistite è necessario ricorrere a cure che possono includere sia medicinali sia sostanze naturali come il d mannosio. Per chi fosse interessato a conoscere le proprietà di tale prodotto segnaliamo che il sito dimann.com spiega cos’è il d mannosio e perché è un valido alleato contro la cistite.

Nelle prossime righe andremo a vedere cosa si può mangiare quando si ha la cistite.

Cos’è la cistite

La cistite è un’infiammazione della vescica, solitamente causata da un’infezione batterica. È una condizione comune, soprattutto nelle donne, e può causare una serie di sintomi sgradevoli, tra cui dolore o bruciore durante la minzione, urgenza di urinare frequentemente e in piccole quantità, sangue nelle urine e dolore nella zona pelvica inferiore.

Può essere trattata con antibiotici e altri farmaci, ma in alcuni casi possono essere necessarie terapie aggiuntive per prevenire le recidive. Se non viene trattata, la cistite può causare complicazioni come un’infezione renale, quindi è importante consultare un medico se si sospetta di avere questa condizione.

Dieta per la cistite

Durante un episodio di cistite, può essere utile seguire una dieta specifica per alleviare i sintomi e favorire la guarigione. È importante bere molta acqua per aiutare a diluire l’urina e prevenire la disidratazione. Inoltre, si consiglia di evitare bevande alcoliche, caffè, tè e bevande gassate, poiché possono irritare la vescica.

È bene ridurre anche il consumo di cibi piccanti o acidi, come agrumi, pomodori e spezie forti, poiché possono aumentare il bruciore durante la minzione. Al contrario, è possibile includere nella dieta alimenti come i mirtilli, che contengono sostanze antibatteriche naturali, e gli yogurt con fermenti lattici vivi, che possono aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Cos’è la cistite interstiziale

La cistite interstiziale, anche nota come sindrome della vescica dolorosa, è una condizione cronica della vescica che causa dolore pelvico e urgenza urinaria frequente. La causa esatta della cistite interstiziale è ancora sconosciuta, ma si pensa che sia dovuta a un’infiammazione cronica o a un difetto nella struttura della vescica.

Può manifestarsi in modo diverso da persona a persona e può essere difficile da diagnosticare, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre condizioni, come l’infezione della vescica. I sintomi della cistite interstiziale possono includere dolore pelvico persistente, dolore durante la minzione e urgenza urinaria frequente, anche durante la notte. Altri sintomi possono includere una diminuzione della capacità della vescica e una maggiore sensibilità alla pressione sulla zona pelvica. La cistite interstiziale non ha una cura definitiva, ma ci sono diversi trattamenti disponibili per alleviare i sintomi, tra cui farmaci per il dolore, terapia fisica e cambiamenti nella dieta e nello stile di vita. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia.

Dieta per la cistite interstiziale

Durante un episodio di cistite interstiziale, è importante bere molta acqua per aiutare a diluire l’urina e prevenire la disidratazione. Inoltre, si consiglia di evitare bevande alcoliche, caffè, tè e bevande gassate, poiché possono irritare la vescica e peggiorare i sintomi. Anche cibi acidi come agrumi e pomodori dovrebbero essere evitati. Alcuni pazienti con cistite interstiziale potrebbero anche essere sensibili a cibi piccanti e spezie forti, quindi è importante prestare attenzione ai cibi che possono scatenare i sintomi.

Si possono includere nella dieta alimenti ricchi di antiossidanti, come frutti di bosco e verdure a foglia verde, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute generale. Inoltre, gli alimenti che contengono sostanze irritanti come gli acidi e gli additivi alimentari dovrebbero essere evitati. Tuttavia, ogni paziente può reagire in modo diverso alla dieta, quindi è importante consultare il proprio medico o un nutrizionista per ottenere una dieta personalizzata e adeguata alle proprie esigenze.