Quando si decide di intraprendere una dieta dimagrante è inevitabile dover fare qualche rinuncia e cambiare diversi aspetti del proprio regime alimentare, con l’obiettivo di perdere peso. Solitamente, i primi cibi a venire sacrificati sono quelli ricchi di grassi: non parliamo soltanto, come sarebbe ovvio, di snack, fritti e dolciumi, ma anche di pesci o carni dall’elevato apporto calorico. Si pensi ad esempio al salmone, oppure agli insaccati e ad alcuni tagli di carne rossa, come quella di vitello o di cavallo.
L’assunzione di alimenti di origine vegetale, invece, è generalmente consigliata: alcune verdure, tuberi e legumi, tuttavia, si rivelano ricchi di carboidrati, e devono pertanto essere dosati con moderazione. Ciò non significa affatto che essi debbano essere eliminati dalla propria alimentazione, ma semplicemente che è sempre opportuno non assimilarli in quantità eccessive, soprattutto se alla dieta non dovesse accompagnarsi un’adeguata attività fisica. In quest’ultimo caso, infatti, può avvenire che una parte degli zuccheri assunti, e non bruciati in maniera rapida attraverso l’esercizio, possono trasformarsi in lipidi, accrescendo così la nostra massa grassa. Un discorso simile si potrebbe replicare per pane e pasta, i quali costituiscono l’altra principale fonte di carboidrati presente nella gran parte delle nostre diete.
Patate per la dieta
Dieta e patate: quali sono le dosi ideali?
In questo articolo ci soffermeremo in particolare su un alimento di origine vegetale, la patata. Questo tubero, sano e ricco di carboidrati, presenta l’indubbio vantaggio di poter essere cucinato davvero in mille modi differenti: il tipo di cottura e i condimenti scelti, naturalmente, incideranno in maniera significativa sull’apporto calorico complessivo. In generale, tuttavia, è corretto dire che una porzione media di patate, equivalente a circa duecento grammi, può essere tranquillamente inclusa anche in una dieta a basso contenuto di calorie; per dare un riferimento indicativo, il peso di cui abbiamo parlato è quello di due patate di dimensioni medio-piccole.
Un’idea può essere quella di alternare le patate ai prodotti di derivazione cerealicola, come pane e pasta, magari per un paio di giorni alla settimana. In tal modo si riuscirebbe a non eccedere nell’assunzione di carboidrati, variando al contempo la propria dieta e assumendo differenti tipologie di zuccheri: le patate infatti, com’è noto, sono ricche soprattutto di amido. Se invece si scegliesse di unire i due ingredienti, come nella classica pasta e patate di origine napoletana, bisognerà stare bene attenti a non eccedere con le dosi: si rischierebbe di mettere in tavola una vera e propria bomba calorica!
Mettiamoci ai fornelli: qualche ricetta consigliata
Per cucinare le patate realizzando ricette intriganti, ma che strizzino l’occhio anche alla dieta, una buona pratica può essere quella di lessarle, magari per preparare delle focaccine o un’insalata da gustare per cena . Se invece si volesse servirle come contorno, un’idea potrebbe essere quella di scaldarle in forno, avendo cura di aggiungere poco olio; per dare gusto può risultare assai efficace l’aggiunta di insaporitori quali aglio, pepe e rosmarino. Decisamente da evitare, invece, fritture o ricette ipercaloriche, come il classico purè con latte, burro e parmigiano!