Siete in cerca di una cena speciale? Una grigliata di carne valorizzata da un Nero d’Avola è la proposta giusta per voi. Un rosso rubino piacevole che preannuncia un eccellente equilibrio al palato, mentre nell’aria si sprigiona un odore di frutta matura. Da servire in un ampio calice, il Nero d’Avola non può che essere un omaggio alle meraviglie del territorio siciliano, ma anche al suo vigore e al suo carattere, che si riflettono proprio nel vino. Il Nero d’Avola vanta sapori esclusivi e una straordinaria robustezza: scegliere in un e-commerce di vendita vini una bottiglia di qualità sarà un vero piacere.
Perché abbinare il Nero d’Avola alla carne rossa
Ma qual è il motivo dell’abbinamento fra la carne rossa e il Nero d’Avola? Il fatto è che questo vino in bocca fa sparire tutte le tracce di grasso e, in più, ha il pregio di rendere asciutto e ruvido il palato, in modo che lo stesso possa essere preparato al seguente assaggio in modo elegante. Fra le carni rosse da privilegiare per questo abbinamento ci sono quella di vitellone, quella di manzo, quella di scottona e quella di bovino, che hanno come denominatore comune la presenza di colesterolo e grassi polinsaturi.
Bontà e salute
Sostanze che in teoria non fanno bene al nostro organismo, ma è proprio per questo motivo che vale la pena di bere il Nero d’Avola, un grande rosso che vanta un alto contenuto di antiossidanti il cui pregio è proprio quello di contrastare l’assorbimento del colesterolo e dei grassi. Su questo tema è stata pubblicata anche una ricerca da parte della Hebrew University of Jerusalem: insomma, non è solo un luogo comune quello secondo cui il vino fa bene, ma una realtà oggettiva confermata dalla scienza. Sempre che, ovviamente, non si esageri con le dosi.
La carne alla griglia
Visto che dal punto di vista salutistico si può star tranquilli, non rimane che dedicarsi a quello culinario, anche per provare a capire come preparare la carne. Non c’è bisogno di dedicarsi a preparazioni eccessivamente elaborate, perché un metodo di cottura ideale è quello alla griglia: semplice ma efficace, perché permette di apprezzare al massimo tutti i sapori. Così, mentre la carne si cuoce, si può far decantare il vino: il consiglio degli esperti è di versarlo già alcuni minuti prima di sedersi a tavola, in un decanter o – se non se ne ha a disposizione uno – in calice.
Il Nero d’Avola Cusumano
Da non perdere, in particolare, il Nero d’Avola Cusumano, che si produce nei territori di Butera e San Giacomo, grazie a vigneti coltivati a un’altitudine di circa 350 metri. Una location a dir poco privilegiata, anche perché la luce viene riflessa con notevole energia dal colore bianco dei trubi, che sono formazioni geologiche composte di sabbia, di argilla e di calcare. Il Nero d’Avola Cusumano è un IGT, che però non ha davvero niente da invidiare ai rossi DOC.
Le alternative: Luparello e Ottoventi
Volendo pensare a delle proposte alternative, ecco il Nero d’Avola Ottoventi, che nasce nella zona del Trapanese, e più di preciso nell’Agro Ericino: una zona geografica in cui il vitigno è accarezzato dalla brezza continua del vento. A valorizzare il tutto provvede, poi, l’affinamento effettuato per otto mesi in rovere francese. Infine, l’ultima proposta per una grigliata di carne con i fiocchi è per il Nero d’Avola Luparello, che fa della raffinatezza il proprio tratto peculiare, grazie all’abbinamento fra il Nero d’Avola e un altro dei vitigni più rappresentativi dell’isola, il Syrah. Una compartecipazione studiata in ogni dettaglio, grazie a cui questo vino può vantare un gusto fruttato perfettamente equilibrato.
Mywinestore
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