Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanacee, la melanzana è una delle verdure più apprezzate in cucina, grazie alla ricchezza ed alla varietà delle ricette che è possibile realizzare con essa. Sebbene siano reperibili tutto l’anno nei supermercati, le melanzane in realtà sono un ortaggio tipico della stagione estiva, imparentate con molte altre verdure amate nella cucina mediterranea come peperoni, peperoncini, patate e pomodori.
Nel corso di questo articolo vedremo alcune delle sue caratteristiche, per andare poi a concentrarci su un punto fondamentale che non sempre viene trattato a dovere: alcune controindicazioni legate al suo consumo.
Quali sono i benefici delle melanzane?
Grigliate, gratinate, sott’olio, fritte: sono amate in qualsiasi variante. Ma perché sono usate in così tante ricette? La risposta principale la abbiamo guardando alle sue caratteristiche: ortaggio ricco di sali minerali e vitamine, come potassio, fosforo e magnesio, elementi necessari per affrontare con forza la stagione estiva.
Inoltre, essendo un alimento ricchissimo di acqua (pari al 93%), risulta essere povero di calorie, per un totale di 18 kcal per 100 grammi. Le caratteristiche in realtà non finiscono qui: le melanzane, soprattutto se cotte alla griglia, risultano ottime nel proteggere il sistema cardiovascolare, così come nell’essere perfette antiossidanti. Inoltre, la nasunina contenuta in questo alimento, lo rende perfetto nella prevenzione del tumore e nel controllo del livello del colesterolo.
Molti in realtà, come abbiamo visto, sono i benefici legati a questo ortaggio: dalla versatilità nelle ricette, alle proprietà contenute nell’alimento. Quello di cui in realtà si parla molto poco, sono le controindicazioni: nel prossimo paragrafo ne esamineremo alcune, andando ad evidenziare quelle più importanti.
Melanzane: controindicazioni e potenziali effetti negativi
Proprio per gli effetti positivi elencati sopra, e per la possibilità di poter cucinare questo alimento in molteplici modi, il rischio è quello di abusarne, e di mangiarlo più spesso di quanto si dovrebbe, con la scusa di variare il metodo di cottura.
Il consiglio è di evitare il più possibile di incorrere in questo errore in quanto, le melanzane, appartenendo alla famiglia delle Solanacee, contengono la solanina, composto tossico che le stesse secernono per difendersi dai predatori. In realtà, questo non costituisce un problema per gli esseri umani, dato che il suo quantitativo nelle melanzane è minore rispetto a quello da noi tollerabile, ma è comunque consigliato non abusarne.
Non a caso, secondo gli esperti, il nome “melanzana” deriverebbe dal latino “mela insana”: questo dimostrerebbe come, in tempi antichi, si pensava che un eccessivo consumo potesse nuocere gravemente all’uomo.
La presenza di solanina, è comunque il motivo per cui il consumo di melanzane è consigliato solo previa cottura, in quanto il quantitativo di solanina diminuisce sia con l’aumentare della maturazione dell’ortaggio, sia con la cottura. Consumate crude, le melanzane possono risultare tossiche dopo averne mangiato all’incirca 1-1,5 kg. Un’altra delle controindicazioni legate alle melanzane, è la presenza di istamina che, nei soggetti predisposti, può portare a reazioni di tipo allergico.
In conclusione, il consumo di melanzane è consigliato per i suoi moltissimi benefici, dalla protezione del sistema cardiovascolare, ai sali minerali ed alle vitamine contenute, senza dimenticare il basso apporto calorico. Tuttavia è bene tenere sempre a mente anche le controindicazioni, e la necessità quindi di non abusarne, nonostante la comodità che questo ortaggio regala in cucina, dandovi la possibilità di cucinarlo in moltissimi modi diversi, senza stancarvi mai.