Quando la Pasqua è alle porte i dolci tipici della tradizione (colomba, uova di cioccolato, pastiera ecc.), presenti nei negozi, mettono spesso in crisi chi segue una dieta. In realtà, mangiando in modo corretto e facendo adeguate scelte, anche chi vuole perdere peso può non privarsi di queste leccornie.
La colomba pasquale
I valori nutrizionali della colomba pasquale si avvicinano a quelli del panettone natalizio e di altri dolci da forno lievitati: variano dalle 390 alle 500 kcal per 100 g di prodotto in base alla farcitura.
Una fetta di colomba più o meno spessa ha le stesse calorie di un piatto di spaghetti al pomodoro o di 130 g di pane; per queste ragioni non va assolutamente mangiata dopo i pasti, preferendo una fetta di colomba da 100 g, possibilmente senza farcitura, a colazione o a merenda, unita a un bicchiere di latte, che favorisce l’aumento del senso di sazietà.
Le uova di cioccolato
È necessario optare per uova di cioccolato realizzate con cioccolato fondente, che apportano 505 kcal per 100 g, contro le 545 kcal del cioccolato al latte. Il cioccolato amaro è inoltre un ottimo alimento energetico, ricco di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che migliorano l’attività metabolica e stimolano i naturali meccanismi del bruciare i grassi.
Preferite un pezzo di un grande uovo di cioccolato a tanti ovetti di piccole dimensioni, perché solitamente essi sono arricchiti da un cuore di crema alla gianduia, che apporta 510 kcal all’etto. Le uova con il guscio di cioccolata e zucchero bianco sono invece assolutamente da evitare; l’abbinamento di zucchero e cacao innalza i livelli dell’insulina, favorendo l’accumulo dell’adipe. Anche le uova di cioccolato vanno gustate a merenda, mai a fine pasto, in quantità moderate e magari abbinate a del pane nero di segale o a cialde calde di riso soffiato, per aumentare il senso di sazietà.
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I dolci tradizionali
Tutti i dolci tradizionali e regionali tipici (pastiera napoletana, pinza alla triestina, zuccotto pasquale siciliano, pitte con niepita calabresi ecc.) vanno assunti solo in piccole dosi e mai a fine pasto, perché eccessivamente calorici.