La soia è un legume proveniente dal lontanissimo Oriente, coltivato da oltre mille anni, presente nelle nostre colture, da tempi molto più recenti, all’incirca dal ‘900. La particolarità di questo legume sta nell’alto volume di proteine presenti, difatti, è un sostituivo delle proteine del regno animale, ma non solo, grazie alla presenza del calcio è un’ottima alterativa al latte vaccino. La soia non è solo un buon sostituto, ma è anche fonte di molteplici benefici, come la presenza di magnesio e potassio, ottimi in casi di ipertensione.
Ma tra gli effetti più formidabili da menzionare c’è sicuramente la sua capacità di agire positivamente sugli ormoni, cosa estremamente utile durante la fase premestruale, ad esempio. Il suo utilizzo si è impennato nel nostro continente, grazie alla variazione di diete alimentari e scelte ben più differenti di molti anni fa sulle nostre tavole, assistendo principalmente ad un ridotto consumo di latte e carni animali. Insomma non ci resta che immergerci nella scoperta di questo legume formidabile!
Soia: ad ogni formato il suo segreto
Partiamo dagli edamame, che sono il legume della soia ancora non deprivato dei suoi baccelli, come cucinarli? Sbollentateli in acqua, ma badate bene, solo per pochi minuti per mantenerne la croccantezza, potrete poi condirli come meglio credete, con olio, sale e perché no con la famosissima salsa di soia, dal sapore agrodolce, utilizzata per lo più proprio nel suo paese d’origine in sostituzione al classico sale, dunque potrete utilizzare i vostri edamame all’interno di insalate miste o come semplici snack da sgranocchiare.
Passiamo poi alla soia verde e gialla, entrambe con origini differenti presentano preparazioni simili, come polpette, preparazioni di sughi e stufati, ma anche hamburger e zuppe formidabili; in particolare la soia verde è molto utilizzata anche per la preparazione di una particolarissima pasta proteica. Per entrambe le tipologie di soia ci sono degli importanti trucchetti, per la loro preparazione, prendete nota : se l’ammollo della soia avverrà per 12/24 ore allora la cottura resisterà per al massimo 20 minuti o per 30 minuti. Mentre se l’ammollo durerà 3 o 4 ore la cottura potrà andare avanti per oltre 50 minuti.
Questo legume può essere riscontrabile in molteplici forme e composti come ad esempio, la soia disidratata e la soia secca, nel primo caso questa tipologia di soia proviene dagli scarti del’olio di soia, venduta sotto forma di bistecca o granulari, viene principalmente utilizzata, solo dopo essere stata reidratata in brodo o in acqua almeno per 40 minuti, in genere però prima di cucinarla, si lascia a sgocciolare permettendole di perdere tutta l’acqua in eccesso; le preparazioni sono per spezzatini o ragù bianco di soia.
Mentre il secondo, ovvero la soia secca è un comune legume, seguendo i classici accorgimenti, ammollo in acqua per un periodo prolungato. Infine possiamo menzionare i germogli di soia che presentano un aspetto di filamenti bianchi la cui cottura è prevista anche solo per qualche minuto in acqua bollente, affinché si elimini ogni possibilità di contaminazione batterica, presenti in una delle preparazioni più famose della cucina cinese, ovvero gli involtini primavera.
La soia e i suoi derivati
Tra i derivati della soia impossibile non menzionare il tempeh alla base di ogni sugo vegetale, la cui preparazione invece prevede o la cottura a vapore per 15 minuti o per lo stesso tempo con l’ammollo in acqua bollente, per poi ricordarsi di tamponarlo e asciugarlo in modo tale che assorba poi successivamente tutti gli aromi. Affianca il tempeh, il tofu, un altro alimento vegetale derivante dalla soia, che segue il procedimento della cagliata del latte, in questo caso di soia, ottimo servito come secondo o antipasto, in genere cucinato fritto o al forno e perché no anche ripieno, di quinoa o altri legumi.
Trucchetti alla mano, non vi rimane altro che scegliere il vostro formato preferito, e scatenarvi con le ricette che più vi incuriosiscono.