Dieta con la Ciliegia

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È un frutto originario dell’Asia, molto apprezzato fin dall’antichità. La ciliegia, il cui nome deriva dalla città greca di Kerasous, è stata importata nelle coltivazioni romane da Lucullo, il console famoso per la sua golosità.

La ciliegia è energetica, ricostituente, rimineralizzante, grazie ai sali minerali di cui è ricca: potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, cloro, zolfo e ferro.

Che cosa contiene?

Contiene circa il 15% di zucchero, per lo più fruttosio, che ne permette il consumo anche ai diabetici. È presente la vitamina A, che protegge cute e mucose, e la vitamina C, che difende dalle infezioni e favorisce la guarigione delle ferite. Calma i nervi, regola il fegato e lo stomaco, è tonica e rinfrescante. Per la sua azione drenante sull’apparato urinario e sull’intestino è utile nella cura dei disturbi renali e della stitichezza.

Che effetti può avere?

La cura delle ciliege (da farsi tra giugno e luglio, mesi in cui il frutto giunge a maturazione) ha notevoli effetti depurativi e disintossicanti su tutto l’organismo. Per sfruttare al massimo le sue proprietà è meglio mangiarle al mattino, a digiuno, senza assumere altri cibi, e prima dei pasti principali. Una cura più intensiva consiste nel mangiare esclusivamente ciliege per uno o al massimo due giorni: può essere un buon aiuto per l’eliminazione delle scorie e delle tossine. Molto efficaci sono anche i piccioli di ciliegia: la loro azione diuretica li rende particolarmente utili contro le affezioni renali e della vescica. Si possono utilizzare sotto forma di tisana: bollire per alcuni minuti, in un litro d’acqua, 20 grammi di piccioli, meglio se di ciliege non trattate chimicamente.

La Ciliegia in cucina

Zuppa di ciliege

Bollire mezzo chilo di ciliege in un litro d’acqua, con un pizzico di sale e due o tre cucchiai di zucchero per circa mezz’ora. Stemperare, a parte, 3 cucchiai di farina con un po’ d’acqua calda e unirla alla zuppa, facendo attenzione a non formare grumi. Sbattere 2 tuorli d’uovo e unirli al composto. Lasciare cuocere per qualche minuto, poi aggiungere 150 grammi di panna; se la zuppa risulta troppo densa, diluirla con qualche cucchiaio di latte. Servire con qualche crostino di pane abbrustolito.